Friday, April 4, 2014

"Il casus belli" da @operazionidigov come @radicalparty ha sconfitto la Russia di Putin all'ONU

Capitolo 2

Non credo che potrò mai dimenticare la data del 15 maggio 2000. Era un pomeriggio insolitamente caldo, quando qualcuno si affacciò nella saletta del Partito Radicale con in mano un fax per me. Veniva dal Segretariato del Dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni Unite e informava che la Federazione russa aveva chiesto che il Partito Radicale Transnazionale fosse espulso dall’Onu perché colpevole di aver fatto parlare alla Commissione per i diritti umani di Ginevra un pericoloso terrorista ceceno di nome Akhyad Idigov.

La ‘saletta’ del Partito Radicale è una stanza al terzo piano di via di Torre Argentina 76 a Roma che ha le stesse funzioni della situation room della Casa Bianca. Personaggi, urgenze o disastri sono sicuramente diversi, ma l’intensità delle riunioni, degli scambi di vedute, delle litigate, delle chiacchiere, delle confidenze e delle calendarizzazioni di obiettivi politici locali o globali è sicuramente paragonabile. Nella saletta non si può non fumare.

Si erano da poco tenute le elezioni regionali in Italia per le quali ero volato da Manhattan a Lodi nel tentativo, riuscito, di presentare la Lista Emma Bonino in tutti i collegi della Lombardia. Contro le più rosee previsioni di chi pensava che l’onda lunga delle elezioni europee del 1999 avrebbe tenuto malgrado tutto e tutti anche per delle elezioni locali, la Lista Bonino era passata da 2.631.205 a 565.298 voti. L’atmosfera, tranne che per il solito indomito e instancabile ottimista Marco Pannella, non era delle migliori, e così rimase per le settimane seguenti. Quel fax contribuì ad aumentare la temperatura della saletta.
 

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