Saturday, March 22, 2014

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Daniele Capezzone:
Buonasera agli ascoltatori di Radio Radicale, sono le 22.35 del 18 ottobre. In studio Daniele Capezzone per il consueto appuntamento serale, che stasera non sarà però affatto consueto. In questo momento la madre di Antonio Russo sta volando da Roma a Tbilisi per recuperare la salma del figlio, la salma di Antonio. La signora Russo è accompagnata da Marino Busdachin e dal segretario del Partito Radicale Transnazionale Olivier Dupuis. Contemporaneamente, ad alcune migliaia di chilometri di distanza, i delegati di cinquantaquattro paesi membri dell’Ecosoc, del Consiglio economico e sociale dell’Onu, stanno per decidere sulla sorte – sull’estromissione o no, sulla sospensione per tre anni dall’Onu o no – del partito di Antonio Russo, del Partito Radicale Transnazionale. Questa sera abbiamo iniziato prima perché tenteremo un esperimento radiofonico vero e proprio: ci collegheremo con Marco Perduca, rappresentante del Partito Radicale all’Onu, che si trova con il suo cellulare all’interno dell’aula dove l’Ecosoc si sta riunendo. Cercheremo di fare una sorta di radiocronaca in diretta di quello che sta per succedere. Da quanto abbiamo capito, sono stati esauriti i tre punti precedenti all’ordine del giorno. Il prossimo è il Partito Radicale. Cerchiamo subito di capire qualcosa di più da Marco Perduca che dovrebbe già essere in collegamento con noi. Marco, ci senti?

Marco Perduca:
[A voce molto bassa] Ciao Daniele, un saluto agli ascoltatori. Chiedo scusa per la qualità del suono, ma siamo nel sottosuolo delle Nazioni Unite, dove, come dicevi tu, si sta tenendo la riunione finale dell’Ecosoc relativamente alla questione dell’espulsione del Partito Radicale Transnazionale.

Capezzone:
Allora, si sta già passando al punto che riguarda il Partito Radicale?

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